L'historia ecclesiastica della rivolvzion d'Inghilterra : divisa in libri qvattro, ne' qvali si tratta di qvello ch'e avvenvto in quell'isola, da chè Arrigo Ottauo cominciò à pensare di ripudiar Caterina sua legittima moglie, infino à quest'vltimi anni di Lisabetta, vltima sua figliuola . dhauer conofiiuta Caterina fua moglie, rina nò fuchera ancora vergine, come C aterina fleffa file a fimpr e fintamente giurai Impediraire: oltreché lafierien^àfìefìa lo ci teftifica vero . Concioffiacofachè non fi- to dimniUmenteArrigo Settimo proccurò ( effendone da medici, configliato )Chè u*neUislejfo let
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L'historia ecclesiastica della rivolvzion d'Inghilterra : divisa in libri qvattro, ne' qvali si tratta di qvello ch'e avvenvto in quell'isola, da chè Arrigo Ottauo cominciò à pensare di ripudiar Caterina sua legittima moglie, infino à quest'vltimi anni di Lisabetta, vltima sua figliuola . dhauer conofiiuta Caterina fua moglie, rina nò fuchera ancora vergine, come C aterina fleffa file a fimpr e fintamente giurai Impediraire: oltreché lafierien^àfìefìa lo ci teftifica vero . Concioffiacofachè non fi- to dimniUmenteArrigo Settimo proccurò ( effendone da medici, configliato )Chè u*neUislejfo letto de gli fpofì (come riferifee leccellentiffimo Dottore lyicco*-lo Sonderò) fojfe pofla vnagraue, & nobile madrona, acciocchè Arturo naconofeeffe carnalmente Caterina: ma fu tale, & tanta lànfermitx, e malcL*compieffione del fanciullo ^Arturo nell-a fua prima pubertà, chè^auuenga-che eglififoffe sformato di conofier cogli atti del matrimonio C aterinxr, no~dimeno non farienomai mediante la copula^n ifleffa carne infteme diue-miti. Ma doue la carnai copula non intemiene, non fi può affinità ve*runa contrarrti». E auuengachèella vi foffe Hata contratta, nondimeno quefìompedìmento, mediante lautorità delle chiaui del Reame deCieli, affine dvn maggior bene. e 7& IfloriaEccIeiìaft. delia Riuol. bene della comune pace ., era già fiato legittimamente leuato. Conciojjla-Leu. 18. cofacbè il precetto del Léuit. di non prender per moglie quella che fu mo-glie del fratello (come piace à tutti i più letterati) non è precetto giudici Ale, come molialtri, che fono in quel libro conformi e proporzionati a queimiferi tempi. Ma in qualunque modofifia, noi fappiamo con tanta certe^quache né etiandio allora il precetto era indijpenfabile, che in quellifìefìaslégge di Mosètfu non folamente permejfo, ma etiandio comandato il con-trario . ì^on fu addunque impedimento alcuno daffinità, tra ^irrigo, &Caterina : e auuengachè egli per cafo flato vifoffe , mediante l