. Storia dell'Italia antica. Giulia Augusta dellaLiguria passava di-rigendosi a Cimellae a Nicea (Nizza) (). le linee di fortificazionesul monte Abnoba nella Selva Neia, sul Tauno, sul Reno, sul Meno, sul Danubio, e su tutti i con-fini : percorse le antiche vie, investigò i ruderi dei monumenti, le traccedella colonizzazione, e tutti i documenti valevoli a illustiare la storiadella conquista e della dominazione romana in Germania, dove lItaliaportò le sue istituzioni, la sua religione, la sua civiltà, le sue arti. PerAugusta dei Yindelici vedi anche Raiser, Die roniischen Alterthùmer zuAugsbur

. Storia dell'Italia antica. Giulia Augusta dellaLiguria passava di-rigendosi a Cimellae a Nicea (Nizza) (). le linee di fortificazionesul monte Abnoba nella Selva Neia, sul Tauno, sul Reno, sul Meno, sul Danubio, e su tutti i con-fini : percorse le antiche vie, investigò i ruderi dei monumenti, le traccedella colonizzazione, e tutti i documenti valevoli a illustiare la storiadella conquista e della dominazione romana in Germania, dove lItaliaportò le sue istituzioni, la sua religione, la sua civiltà, le sue arti. PerAugusta dei Yindelici vedi anche Raiser, Die roniischen Alterthùmer zuAugsbur Stock Photo
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. Storia dell'Italia antica. Giulia Augusta dellaLiguria passava di-rigendosi a Cimellae a Nicea (Nizza) (). le linee di fortificazionesul monte Abnoba nella Selva Neia, sul Tauno, sul Reno, sul Meno, sul Danubio, e su tutti i con-fini : percorse le antiche vie, investigò i ruderi dei monumenti, le traccedella colonizzazione, e tutti i documenti valevoli a illustiare la storiadella conquista e della dominazione romana in Germania, dove lItaliaportò le sue istituzioni, la sua religione, la sua civiltà, le sue arti. PerAugusta dei Yindelici vedi anche Raiser, Die roniischen Alterthùmer zuAugsburg, Augsburg 1820; e Conf. Zumpt, De coloniis Roman, inilit., pag. 403. (^) Vedi Spitalieri, Notizie sul Monumento dei trofei di Augusto diTorbia, nelle Memorie dellAccademia delle Scienze di Torino, 1843, serie II, toni. 5, pag. 161 e segg. Nelliscrizione del monumento, conservata, da Plinio, sono i nomi di 45 popoli, ed è detto che fu inalzato ad Augusto:Quod eius dxctu aiispiciisque genies Alpinae omnes, quae a mari sii-. Lo stesso trofeo restaurato da L. Canina. Plinio, III, 4. 96 IL RE COZIO. [Lib. VII Ivi erano scritti i nomi dei popoli sottomessi allIm-pero di Roma: ma, ad eccezione di due (Veamini e Ca-turigi), non si ricordano * le -tribù governate da Cozio, regolo alpino, il quale col suo senno trovò modo a farsì che i suoi avessero patti men duri. Marco Giulio Cozio, figliuolo di Donno, dominava sulle Alpi Cozie tra lItaliae le Gallio dal monte Vesulo (Monviso) fino al Cenisio, allargandosi da una parte Verso Ebroduno {Emlrrìin), edallaltra fino a Segusione (Suso), e verso i Liguri Tau-rini e, al dire di Strabone, anche verso la città di Ticinodove ora è Pavia 2. Egli sentita la tempesta che trasvolsei popoli alpini, chiese pace ad Augusto, e gli eresse a Susaun bellarco trionfale in cui egli ha il titolo di Prefèttodelle città, ossia dei popoli di cui liscrizione dà i nomi (^).Sappiamo anche che con grandi lavori egli rese più brevie più comodi i passaggi d